Robin Hood e la foresta di Sherwood (2004)
sceneggiatura originale
di Stefania Mannacio Colla e Luca Passeri
Uno spettacolo avventuroso e fantastico
dove gli animali parlano e gli alberi raccontano storie
La bella e nobile Lady Marion è molto coraggiosa: odia lo Sceriffo di Nottingham e aiuta i contadini della contea che si ribellano al tiranno senza cuore.
Robin Hood è il suo innamorato, pure lui bello e coraggioso, che, insieme ai suoi compagni Frate Tuck, Little John e Will il Rosso, deruba i ricchi prepotenti per aiutare i poveri e i bisognosi.
Miss Guy è invece la spregevole aiutante dello sceriffo, appassionata del gioco d’azzardo (porta sempre con sé le carte per la Pepatencia): come il suo capo, vuole catturare Robin Hood e arricchirsi alle spalle degli abitanti di Nottingham.
Tutta la nostra storia si svolge nella foresta di Sherwood, un luogo incantato dove abitano animali parlanti e alberi millenari che hanno poteri misteriosi.
Sarà proprio la Grande Quercia ad aiutare Robin Hood nel torneo con lo sceriffo: sotto le sue magiche fronde festeggeremo il matrimonio del mitico arciere con la sua bella Marion, una festa davvero speciale alla quale siete tutti invitati.
Se siete animi nobili, generosi e senza paura, questo spettacolo è proprio un invito a nozze: aprite gli occhi e il cuore ai prodigi della natura e scoprirete i segreti degli alberi e degli animali della foresta.
Prima volta in scena
Lo spettacolo debutta a Milano nell'ottobre 2004 al Teatro della Quattordicesima di Via Oglio come novità assoluta della stagione 2004/05.
I Robin Hood del Teatro Colla
Luca Passeri (stagioni 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2009/10, 2010/11, 2011/12, 2012/13, 2013/14, 2017/18, 2019/20)
Note di regia
Ho scritto la sceneggiatura originale di Robin Hood insieme a Luca Passeri, amico e collega dal lontano 1992.
Con Luca ho diviso (e divido tutt'ora) stagioni teatrali, scelte musicali, registiche, progetti di lavoro ma anche risate, chiacchiere e conversazioni esistenziali; con Robin Hood abbiamo in comune il senso di giustizia, il desiderio di equità e l'avversione per i tiranni.
Il nostro spettacolo parla ai bambini con tono allegro e leggero, ma dice cose importanti perché – come insegna Calvino – la vita va presa con leggerezza, planando dall'alto e senza macigni sul cuore.
(Stefania Mannacio Colla)